Modo di cercare Dio

Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. (Matteo 6:5-6)

Vorrei parteciparti un racconto ebraico che a parer mio è utile nella cura del nostro rapporto con Dio.

Si racconta che un re si costruì un palazzo e lo fece circondare di guardie. Molta gente venne per rendere omaggio al re, ma, vedendo le guardie, se ne ritornò a casa. Altri, però, fecero dei regali alle guardie e così fu loro permesso di entrare nel palazzo.

Entrando videro i meravigliosi arazzi nelle grandi sale, si fermarono ad ammirarli e si dimenticarono del loro scopo, che era vedere il re. Altri ancora, non fecero caso né alle guardie, né agli arazzi e andarono dritti alla presenza del re.

Morale della storia: alcuni, cercano di vedere Dio, ma vi rinunciano alla prima difficoltà. Altri ancora portano doni di carità e bontà prima di cominciare la preghiera, ma si perdono poi in lunghi discorsi e ragionamenti. Altri, infine, concentrano tutto il loro essere su Dio, rifiutando di lasciarsi distrarre da qualsiasi cosa.

E’ proprio vero quando ci troviamo in circostanze difficili delle vita o i problemi personali e familiari ci attanagliano, c’è il rischio di non riuscire a concentrarsi su Dio.

Non scoraggiarti alle prime difficoltà o non lasciarti vincere dal peso. Dio sa e ha visto.

S.D.C.

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