Nascita regale

Ma noi sappiamo che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intendimento, affinché conosciamo colui che è il Vero; e noi siamo nel Vero, nel suo Figlio Gesù Cristo; questo è il vero Dio e la vita eterna. (1 Giovanni 5:20)

Creatore dei mondi, Figlio unico ed eterno di Dio, Gesù ha voluto entrare in questo mondo come tutti gli uomini: con la nascita.

Oggetti di un favore eccezionale, Maria e Giuseppe sono stati scelti per accogliere ed allevare il Fanciullo divino. Si compiono i piani di Dio: come era stato annunciato 700 anni prima dal profeta Michea, la nascita dell’erede al trono di Davide avviene nella città regale di Betlemme.

Ma tu, o Betlemme Efratah, anche se sei piccola fra le migliaia di Giuda, da te uscirà per me colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini sono dai tempi antichi, dai giorni eterni. (Michea 5:2)

E possiamo constatare che nel Vangelo di Matteo, evangelo del re, non si parla né della mangiatoia che gli servì da culla, né della visita dei pastori; nulla ricorda la sua povertà. E’ Luca che completa il racconto. Qui invece Dio veglia perché Suo Figlio riceva l’omaggio di alcuni personaggi distinti: quei magi venuti dall’Oriente.

Ora, dopo che Gesù era nato in Betlemme di Giudea al tempo del re Erode, ecco dei magi dall’oriente arrivarono a Gerusalemme, dicendo: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorarlo». (Matteo 2:1-2)

Riguardo ai capi dei Giudei, nessuno è moralmente qualificato per venirsi a prostrare davanti al Messia d’Israele. Non desiderano la sua venuta. Siamo qui in uno dei più oscuri periodi di questo popolo. A Gerusalemme, città occupata dai Romani, sta regnando il crudele Erode. Ad eccezione di un piccolo numero di persone pie che Luca ci fa conoscere, nessuno in Israele aspettava il Cristo.

Gesù Cristo ha detto: “Ritornerò”. Noi che portiamo il suo nome, attendiamo veramente il suo ritorno per prendere la sua Chiesa?

Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me. Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi. (Giovanni 14:1-3)

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