Il re disse ad Aspenaz, capo dei suoi eunuchi, di condurgli dei figli d’Israele, di stirpe reale o di famiglie nobili. (Daniele 1:3)
In contrasto con le nostre perenni indecisioni e insicurezze, il nemico nostro e di Dio sa bene ciò che vuole. Le opere del maligno sono volte a “corrompere i buoni costumi” di coloro che gli hanno voltato le spalle. Il diavolo non si accontenta. Egli manda a cercare, allo scopo poi di sviare, ” i figli d’Israele di stirpe reale”.
I credenti, come Daniele e i suoi tre amici, che appartengono al popolo di Dio, e che Dio stesso ha elevato al rango di “sacerdoti e re” (Apocalisse 1:6).
Gli intenti di Nebukadnetsar, figura del principe di questo mondo, erano chiari allora, sono chiari ancora oggi: “Dovevano essere ragazzi senza difetti fisici, di bell’aspetto, dotati di ogni saggezza, istruiti e intelligenti, capaci di stare nel palazzo reale per apprendere la scrittura e la lingua dei Caldei. Il re assegnò loro una razione giornaliera dei cibi della sua tavola e dei vini che egli beveva; e ordinò di istruirli per tre anni dopo i quali sarebbero passati al servizio del re” (Daniele 1:4-5).
Lo scopo di satana è quello di sviare ogni credente, in particolar modo i giovani, inculcando loro i pensieri, i costumi e gli atteggiamenti del mondo. Le razioni giornaliere di cibi squisiti stanno a rappresentare le sue offerte immorali, sotto forma di tentazioni, che pone ogni giorno sul nostro cammino. Attenzione, i suoi cibi avvelenano.
Daniele prese in cuor suo la decisione di non contaminarsi con i cibi del re e con il vino che il re beveva; e chiese al capo degli eunuchi di non obbligarlo a contaminarsi; Dio fece trovare a Daniele grazia e compassione presso il capo degli eunuchi. (Daniele 1:8-9)
M.A.



