Un povero Ottentotto stava leggendo la Bibbia. Un colono bianco che passava lì vicino gli disse:
“Questo Libro non è adatto a gente come te”.
“Al contrario” – replicò l’indigeno – “poiché io vi sono menzionato!”
“Come? E’ parlato di te in questo Libro?”
“Esattamente” – rispose l’Ottentotto – “venga a vedere che cosa è scritto: Gesù Cristo è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo (1 Timoteo 1:15). E’ dunque proprio di me, peccatore perduto, che questo Libro parla. E’ pertanto adatto a persone come me!”
La Bibbia, Libro dell’infinito, si rivolge a tutti gli uomini, di ogni condizione, sotto tutte le latitudini, in tutti i tempi. La grandezza magnifica dell’opera del Salvatore, vi è rivelata; la Sua meravigliosa bellezza brilla nella sua umiliazione.
Lui, unico uomo a poter dire:
Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo. (Matteo 11:27)
Lui, il Principe della vita, ha dovuto subire il supplizio infame della croce. Ma Egli ha compiuto ogni cosa secondo la volontà di Dio, è risuscitato per la gloria del Padre, ed è risalito al cielo secondo la giustizia divina. E’ lassù come nostro precursore. Egli salva perfettamente tutti coloro che si avvicinano a Dio per mezzo di Lui.
Ecco ciò che ci annuncia il messaggio divino, nella Bibbia, la Parola di Dio. Non è forse rivolta a tutti?