Questa è l’interpretazione di ogni parola: MENE: Dio ha fatto il conto del tuo regno e gli ha posto fine. TEKEL: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante. (Daniele 5:26-27)
In una tomba della valle dei Re in Egitto, si può vedere un lungo affresco rappresentante il defunto che arriva nell’aldilà. Lì incontra Osiride che porta una bilancia con la quale sarà pesata la sua anima. Secondo il peso, il defunto sarà convogliato nel soggiorno degli dei, pieno di fiori e d’uccelli, o precipitato in uno stagno infestato di coccodrilli.
Ancora oggi è corrente questo ragionamento: Dio metterà sulla sua bilancia il bene e il male commessi da ogni uomo e ne determinerà il destino secondo come si sposterà l’ago della bilancia stessa. Ognuno spera che il bene peserà più del male e che alla fine andtrà tutto bene. Ragionamento corrente, ma falso.
Se ho agito con falsità, o il mio piede si è affrettato a seguire la frode, mi pesi pure con una giusta bilancia, e Dio riconoscerà la mia integrità. (Giobbe 31:5-6)
Giobbe, il personaggio biblico che ha chiesto di essere pesato sulla bilancia di giustizia di Dio, dopo avere fatto un esame di coscienza, dichiara: Non ho mai rubato né frodato; non ho mai commesso adulterio. Ho difeso i diritti dei deboli. Non sono stato egoista, ho saputo spartire con gli altri… Mille buoni motivi per chiedere di essere pesato sulla bilancia di giustizia!
Ma Dio gli fa vedere la sua follia. Giustificarsi davanti a lui? Che incoscienza, che ignoranza nei confronti di se stesso, e che ignoranza riguardo a Dio!
L’Eterno continuò a rispondere a Giobbe e disse: «Colui che contende con l’Onnipotente, vuole forse correggerlo? Colui che rimprovera Dio, risponda a questo». Allora Giobbe rispose all’Eterno e disse: «Ecco, sono così meschino, che cosa ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca. Ho parlato una volta, ma non parlerò più; sì, due volte, ma non aggiungerò altro».
L’Eterno allora rispose a Giobbe di mezzo alla tempesta e disse: «Orsù, cingiti i lombi come un prode; io ti interrogherò e tu mi risponderai. Vorresti proprio annullare il mio giudizio, condannare me per giustificare te stesso? Hai tu un braccio come quello di Dio e puoi tuonare con una voce pari alla sua? Adornati dunque di maestà e di magnificenza e rivestiti di gloria e di splendore. Da’ libero sfogo ai furori della tua ira; guarda a tutti i superbi e abbassali, guarda a tutti i superbi e umiliali, e schiaccia i malvagi ovunque si trovino. Seppelliscili nella polvere tutti insieme, rinchiudili in luoghi segreti. Allora anch’io ti loderò, perché la tua destra ti ha dato vittoria. (Giobbe 40:1-14)
Abbandona l’illusione di vedere il piatto della bilancia di Dio abbassarsi dalla buona parte, se tu fossi pesato. La constatazione sarebbe la stessa per tutti: “mancante di peso”. Allora credi a Dio, accetta quello che ti dice di te stesso; ma accetta anche la salvezza gratuita che ti offre per la fede nel suo Figlio Gesù Crsito.