In ogni cosa rendete grazie. (1 Tessalonicesi 5:18)
Ringraziare Dio per i suoi doni è il privilegio del credente, in ogni circostanza
Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; chi non ha alcun riguardo al giorno lo fa per il Signore; chi mangia lo fa per il Signore e rende grazie a Dio; e chi non mangia non mangia per il Signore e rende grazie a Dio. (Romani 14:6).
Per quelli che hanno creduto, i quali, quando erano schiavi del peccato, hanno ubbidito di cuore all’insegnamento del Vangelo. (Romani 14:6)
Il primo motivo per rendere grazie è il fatto di essere stati salvati per grazia, mediante la fede. Infatti, il motivo principale di ogni ringraziamento è il dono supremo del Figlio di Dio, il Salvatore del mondo. Il credente è liberato dal potere del peccato sul quale è vincitore; per questo è scritto:
Ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. (1 corinzi 15:57)
Il credente ama e segue il suo Signore, lo serve e combatte “il buon combattimento della fede” (1 Timoteo 6:12), non con armi umane, ma con la Parola di Dio. Egli ringrazia per le vittorie, a volte sofferte, che Dio gli concede.
Grazie siano rese a Dio che sempre trionfare in Cristo. (2 Corinzi 2:14).
Ma chi può produrre lo zelo per il Signore e la devozione per compiere il bene, se non Dio stesso? Questo è un altro motivo di riconoscimento:
“Ringraziato sia Dio – scrive l’apostolo Paolo – che ha messo in cuore a Tito lo stesso zelo per voi” (2 corinzi 8:16)
Ringraziamo Dio per l’energia e la prontezza che dà ai suoi figli per annunciare nel mondo la buona notizia del Vangelo e per aiutare i loro fratelli e sorelle nella fede!
Ringraziato sia Dio per il suo dono ineffabile! (2 Corinzi 9:15)