Sacrificio vano?

La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole. (Marco 16:2)

Le donne non trovarono il corpo di Gesù nel sepolcro. Supponiamo invece che fosse stato lì, trattenuto dal potere della morte; se Gesù non fosse risuscitato, quali sarebbero le conseguenze? L’apostolo Paolo, nel suo capitolo sulla risurrezione, ci dice quale sarebbe la nostra perdita se si scoprisse che Cristo non è risuscitato.

Ma se non vi è risurrezione dei morti, neppure Cristo è stato risuscitato; e se Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione e vana pure è la vostra fede. Noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio che egli ha risuscitato il Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se è vero che i morti non risuscitano. Difatti, se i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; e se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati. (1 Corinzi 15:13-17)

Paolo predicava un Salvatore morto per i nostri peccati, ma anche risuscitato per la nostra giustificazione. Se Cristo fosse rimasto nelle grinfie della morte, il Suo sacrificio per il peccato non sarebbe servito a nulla.

Se tu fossi prigioniero in una grande fortezza e una persona che ti ama, cercando di salvarti, morisse combattendo sulle sue mura, tu conserveresti il caro ricordo del suo coraggioso tentativo, ma rimarresti in prigione. Sarebbe successo lo stesso per coloro che Cristo venne a salvare, se Egli fosse perito nella morte e non fosse risuscitato. Sarebbe stato sconfitto e coloro per i quali aveva dato la vita sarebbero rimasti privi di liberazione!

Cristo, invece, è risorto e ha ogni potere sulla morte, rendendoti più che vincitore con Lui!

Facebooktwitterlinkedintumblr

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *