Tu sarai con me in paradiso

E diceva: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!» Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso». (Luca 23:42-43)

Questa risposta diede il Signore Gesù ad uno dei due ladroni crocifissi al Suo fianco. Questo ladrone fa una confessione di fede così autentica da divenire il primo uomo in paradiso. Sì è Gesù che lo dichiara: oggi stesso sarai con me in paradiso!

Com’è possibile? Un ladrone, un peccatore, un delinquente riconosciuto da tutti e da se stesso, diventa il primo rappresentante, in cielo, dei salvati, dei redenti. E’ proprio così: è scritto nel vangelo di Luca al capitolo 19 al verso 10: “Perché il Figlio dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto”.

Dio ama il peccatore, pur odiando il peccato. Disse anche: “Il medico viene per i malati”. Se ti senti in difetto davanti a Dio, indegno della sua grazia, “malato” spiritualmente, allora il messaggio del vangelo è proprio adatto a te. Il sangue di Gesù è potente, ancor oggi, a lavare ogni peccato che tiene incatenato l’uomo, rendendolo schiavo. Dio può ridarti la tua libertà, la tua felicità.

C’è un muro che divide l’uomo da Dio: si chiama peccato. Ma una volta che esso viene confessato da un cuore veramente pentito, questo muro cade; Dio ti salva donandoti la vita eterna, dicendo anche a te: “Tu sarai con me in paradiso!

D.G.

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