Tutti si sono sviati

Si sono tutti sviati, sono divenuti tutti corrotti; non c’è nessuno che faccia il bene, neppure uno. (Salmi 53:3)

Come sapere ciò che è bene e ciò che è male? Qual è il riferimento? Questo riferimento è lo stesso dappertutto? Oggi come ieri? Qual è l’autorità che possa decidere ciò che è bene e ciò che male?

Nei nostri paesi, non tanto tempo fa, si insegnavano i principi morali; oggi non si fa più. Fino a una trentina di anni fa certi comportamenti erano ancora considerati anomali, erano puniti. Oggi sono scusati, spiegandoli con delle cause organiche o biochimiche. I risultati? I fondamenti morali sono distrutti, il sentimento di colpevolezza si diluisce; la coscienza d’indurisce; gli ideali svaniscono.

La generazione educata secondo questo sistema non è più felice né più equilibrata delle precedenti; a detta dei medici e dei sociologi, essa è in preda all’incertezza e all’angoscia, cerca disperatamente un fondamento e una ragione di vita nelle filosofie orientali, nelle sette o nell’occultismo; si sfoga nei piaceri impuri o nella violenza. Il ragionamento umano non ci ragguaglia, ci fuorvia!

E’ Dio che ci fa conoscere la nostra strada in mezzo al bene e al male, con tutta la Sua autorità, nella Bibbia. Ecco il riferimento, universale e invariabile.

Ma ora, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, alla quale rendono testimonianza la legge e i profeti, cioè la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo verso tutti e sopra tutti coloro che credono, perché non c’è distinzione; poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. (Romani 3:21-24)

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