La nostra patria celeste

Una persona previdente che si prepara a recarsi in un paese lontano, e soprattutto pensa di stabilirvisi, studia la località e cerca di familiarizzarsi con la lingua e con le abitudini del paese.

E noi? Consacriamo del tempo alle “cose di lassù”, al cielo, che è la nostra patria?

Chi non crede risponderà: “Il cielo? Come volete che me lo immagini? Neppure i cosmonauti vi hanno visto gran che!”

Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. (Colossesi 3:1)

Abbiamo dunque là un essere caro, un Salvatore vivente, che ci conosce personalmente, che ci ama e che ci ha dato un appuntamento in quel luogo. Non è forse questo un motivo sufficiente per pensarci e rallegrarcene?

Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore, che trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria, mediante il potere che egli ha di sottomettere a sé ogni cosa. (Filippesi 3:20-21)

Se il nostro tesoro e lassù, lassù deve essere anche il nostro cuore. Ne dobbiamo prendere possesso per fede con una santa gioia. Ciò non ci porterà ad un misticismo sognatore, ma farà di noi dei servitori attivi e fedeli del nostro Signore.

Vegliamo dunque, perché la nostra vista non sia oscurata. Un oggetto anche piccolissimo, se lo tieni vicino all’occhio, ci nasconde il sole. Numerose e anche attraenti sono le cose “sulla terra” che ci possono distrarre. Guardiamoci da ciò che potrebbe velarci la gloriosa persona di Cristo e “le cose di lassù”

La Parola di Dio ce le fa vedere chiaramente per la fede.

 

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