L’amica della Bibbia

Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. (Matteo 5:16)

La moglie di un amico credente rispondeva sempre con cortesia e dolcezza a tutti coloro che chiedevano un aiuto.

Un giorno i due coniugi erano alla Fiera espositiva della loro città per presentare la Bibbia: un signore si ferma, saluta calorosamente la signora incoraggiandola per quello che stava facendo. Poi si volta verso sua moglie, che non la conosceva, e le dice: “Sai, è l’amica della Bibbia”!

Questo appellativo non vi fa un po’ invidia? I vostri colleghi i vostri vicini di casa, che cosa dicono di voi in relazione al vostro rapporto con la Bibbia?

Or essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni e avendo capito che erano uomini illetterati e senza istruzione, si meravigliavano e riconoscevano che erano stati con Gesù. (Atti 4:13)

L’apostolo Paolo incoraggia in questo modo i credenti di Filippi:

Fate ogni cosa senza mormorare e senza dispute, affinché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la parola della vita, affinché nel giorno di Cristo abbia di che gloriarmi, per non aver corso invano né invano faticato. (Filippesi 2:14-16)

Il più delle volte Dio non ci chiede ci compiere delle cose straordinarie, ma di essergli testimoni nel piccolo ambiente in cui ci ha posti.

Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce, poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità, esaminando ciò che è accettevole al Signore. (Efesini 5:8-10)

Ma per mostrare la vita di Gesù Cristo intorno a noi, bisogna averla in noi! Conosciamo le parole e i fatti straordinari della vita del Signore?

Ma queste cose sono state scritte, affinché voi crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome. (Giovanni 20:31)

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