Ottenere salvezza

Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. (1 Tessalonicesi 5:9-10)

La salvezza, la vita eterna, sono concetti di cui abbiamo sentito parlare spesso. Sappiamo fin dai tempi della fanciullezza che Gesù Cristo è morto per noi sulla croce, che ha sacrificato la Sua vita per donarcene una eterna e permetterci di entrare a far parte del Suo Regno.

Questo versetto evidenzia che l’ira di Dio è contrapposta alla salvezza eterna. Infatti, chi non è salvato è semplicemente perché non ha voluto accettare il sacrificio divino, non ha desiderato essere chiamato figlio di Dio. Per costui non può che esserci l’ira divina.

Gesù ha donato a tutti la sua vita. Il vestito del credente dovrebbe essere rappresentato dalle virtù cristiane: fede, speranza e amore. La fede che permette di credere incondizionatamente in Gesù, la speranza di ereditare i beni celesti, l’amore da mostrare e dispensare senza nulla trattenere.

Il Signore, però, continua ancora oggi a chiamare anime al ravvedimento e non è ancora troppo tardi per arrendersi alla maestà di Dio. Se non hai ancora ceduto, oggi potrebbe essere il giorno giusto, Dio ti sta aspettando!

Come collaboratori di Dio, vi esortiamo a non ricevere la grazia di Dio invano; poiché egli dice: «Ti ho esaudito nel tempo favorevole e ti ho soccorso nel giorno della salvezza». Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza! (2 Corinzi 6:1-2)

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