Tolleranza e verità

E’ arrivato dagli uffici del comune un biglietto d’auguri che riproduce un disegno fatto da bambini: il globo terrestre circondato di bambini che, tenendosi per mano danzano su un ramo d’ulivo dove è scritto: “Amore, Pace, Fratellanza, Felicità”. All’interno altri disegni illustrano le parole “Pace e Tolleranza”.

E’ importante insegnare il valore di queste parole, ma alla parola “tolleranza” bisogna aggiungere la parola “verità”. Infatti, che cosa si penserebbe di un tribunale che rinunciasse a ricercare la verità in nome della tolleranza? O di un medico che trascurasse di fare una diagnosi per non contrariare il suo paziente?

Oggi l’interesse per le cose spirituali è in aumento. Ma spesso questa spiritualità si presenta come una mescolanza di filosofie orientali e di moderne tecniche di marketing. Questo miscuglio si compie a detrimento della verità, in quanto tutto è presentato come ugualmente vero, nonostante le contraddizioni.

Ma, anche se doveste soffrire per la giustizia, beati voi! «Or non abbiate di loro alcun timore e non vi turbate», anzi santificate il Signore Dio nei vostri cuori e siate sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domandi spiegazione della speranza che è in voi con mansuetudine e timore, avendo una buona coscienza affinché, quando vi accusano di essere dei malfattori, vengano svergognati coloro che calunniano la vostra buona condotta in Cristo. (1 Pietro 3:14-16)

Non dobbiamo temere di affermare che certe convinzioni sono false e pertanto pericolose. Non serve a nulla nascondere tutto sotto il manto della tolleranza. Bisogna essere chiari e ricercare onestamente la verità, approfondendo l’insegnamento contenuto nella Bibbia, senza fermarci a delle considerazioni generali che non provano nulla. Ascoltiamo piuttosto quello che dice Gesù.

Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Giovanni 14:6)

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