Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni lo beffavano, altri dicevano: «Su questo argomento ti ascolteremo un’altra volta». Così Paolo uscì di mezzo a loro. Ma alcuni si unirono a lui e credettero, fra i quali anche Dionigi l’areopagita, una donna di nome Damaris e altri con loro. (Atti 17:32-34)
La terra è come un vasto cimitero dove ogni giorno sono scavate migliaia di tombe; tombe sperdute, dimenticate, calpestate; ma Dio veglia su ognuna di essa. Tutti i morti risusciteranno; non tutti però nello stesso tempo, ma in momenti diversi.
Beato e santo è colui che ha parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potestà la seconda morte, ma essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui mille anni. (Apocalisse 20:6)
Presto ci sarà una prima risurrezione. Quando il Signore verrà a prendere quelli che hanno creduto in lui, i credenti morti risusciteranno e quelli ancora in vita saranno trasformati e tutti insieme entreranno nel cielo.
Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati, perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore. (1 Tessalonicesi 4:15-17)
Che cosa solenne questa risurrezione “selettiva”: nel medesimo cimitero alcuni saranno portati via per andarsene con Signore, venuto a prenderli per introdurli nella casa del Padre, altri lasciati nelle loro tombe ad aspettare, per circa mille anni, la seconda risurrezione, quella di tutti gli increduli che compariranno davanti al gran trono bianco.
Poi vidi un gran trono bianco e colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggirono il cielo e la terra, e non fu più trovato posto per loro. E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti a Dio, e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati in base alle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. E il mare restituì i morti che erano in esso, la morte e l’Ades restituirono i morti che erano in loro, ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco. (Apocalisse 20:11-15)
Là saranno condannati, non perché siano stati più malvagi degli altri, ma perché non si sono riconosciuti peccatori e colpevoli davanti a Dio e non hanno creduto al sacrificio di Gesù, il Figlio di Dio. Questo peccato Dio non può perdonarlo.
Ma oggi è ancora il tempo in cui Dio perdona. Finché è ancora in vita ogni essere umano può accettare la salvezza offertagli da Dio e condividere con gli altri credenti l’attesa di partire “per incontrare il Signore”.
Non perdere l’occasione!



