Alcune centinaia di Bibbie erano state introdotte da credenti coraggiosi in un paese in cui ne era proibita la diffusione, e il possesso di un solo esemplare era tollerato a mala pena.
Arrivati a destinazione, a causa dei severi controllo, non hanno potuto consegnare il loro prezioso carico. Allora decidono di sbarazzarsene, sotterrandolo in un terreno in abbandono con l’intenzione di tornare a recuperarlo qualche mese dopo, al loro prossimo passaggio.
Il primo tentativo di recupero fu un fallimento; era stato aperto un cantiere proprio su quel terreno! Il suolo sconvolto non consentì più di ritrovare i punti di riferimento del nascondiglio, ma durante una seconda visita, rispondendo alle preghiere, Dio permise che fosse localizzato: era stata scavata una profonda trincea a cinque centimetri dalle casse contenenti le Bibbie ed era stato costruito un muro a due metri da queste, risparmiando i libri e facilitando il loro recupero!
Del resto, fratelli, pregate per noi, affinché la parola del Signore possa spandersi rapidamente e sia glorificata, come lo è fra voi, e affinché siamo liberati dagli uomini perversi e malvagi, perché non tutti hanno la fede. (2 Tessalonicesi 3:1)
Le casse vennero dissotterrate e le Bibbie, intatte, poterono essere portate a destinazione. Il guardiano del cantiere non si accorse di nulla perché dormiva di un profondo sonno.
Invia sulla terra il suo comando, la sua parola corre velocissima. (Salmo 147:15)
La parola di Dio continua a correre. Chi la fermerà? Gesù ha detto:
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. (Matteo 24:35)