La Bibbia lo annuncia e Gesù stesso l’ha promesso ai suoi:
E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi. (Giovanni 14:3)
Sono trascorsi 2000 anni da quando questa promessa è stata fatta, ma oggi molti segni precursori annunciano l’imminenza di questo ritorno. Nessuna data, nessun termine ci sono stabiliti, e ciò per stimolare le affezioni dei credenti, per incitarli ad attendere il Signore ad ogni istante. Egli stesso ripete più volte nell’Apocalisse:
Ecco, io vengo presto; tieni fermamente ciò che hai, affinché nessuno ti tolga la tua corona. (Apocalisse 3:11)
Ecco, io vengo presto; beato chi custodisce le parole della profezia di questo libro (Apocalisse 22:7)
Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo le opere che egli ha fatto. (Apocalisse 22:12)
Colui che testimonia queste cose, dice: «Sì, vengo presto. Amen». Sì, vieni, Signore Gesù. (Apocalisse 22:20)
La prospettiva del Suo prossimo ritorno ha degli effetti pratici nella vita di coloro che credono nella Sua promessa e che lo stanno aspettando. Si distaccano dal mondo e sono pronti a partire in ogni momento. Fino a quando restano su questa terra le loro azioni, le loro parole e i loro pensieri sono attenzionati a fare la volontà di Dio.
E chiunque ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli è puro. (1 Giovanni 3:3)
Aspettare il Signore consola il credente quando uno dei suoi cari se ne va presso a Gesù, e lo incoraggia durante la malattia, la persecuzione, e le prove di ogni genere. Aspettare il Signore incita il credente ad avvertire coloro che egli conosce a prepararsi pure loro per il Suo ritorno.
Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati, perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore. (1 Tessalonicesi 4:15-17)



