Io sono il Signore, il tuo Dio, che t’insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire. (Isaia 48:17)
Quando ci ritroviamo in circostanze difficili, non aspettiamoci che Dio sempre le cambi. Chiediamogli piuttosto che le Sue cure ci aiutino ad attraversarle, che ci dia la forza per accettarle come proveniente dalla sua mano.
Quelli che credono diventano “figli di Dio”, agli ordini di Dio, per l’opera di Dio. Il Signore può fare a meno di noi, ma noi non possiamo fare a meno di Lui. La preghiera, espressione di dipendenza e mezzo di relazione con Dio, apre le finestre del cielo da cui ci viene il soccorso per i nostri bisogni e la rugiada delle benedizioni divine.
La grazia è la mano di Dio che dà, la fede è la mano dell’uomo che riceve; che queste due mani s’incontrino, e tutto sarà per il nostro bene!
Non abbiamo due vite da vivere. Quando la nostra storia terrena sarà finita, non avremo occasione di ricominciarne un’altra. E’ questo che dà importanza alle decisioni che prendiamo oggi, in questa vita, nei confronti di Dio.