E non v’è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto. (Ebrei 4:13)
Una notizia informa che un ex-ministro è stato chiamato a rendere conto della sua attività. Più tardi, un deputato della sua stessa corrente politica fa delle precisazioni: “Il ministro è semplicemente sotto inchiesta; cioè, è tenuto a rispondere ad alcune domande dei magistrati. Al momento, quindi, non è dolpevole”.
Effettivamente, da un punto di vista legale, una persona è considerata innocente finché la sua colpevolezza non è stabilita da un tribunale. Ma se commettiamo un atto illegale siamo colpevoli, sia esso stato appurato o no dalla giustizia umana. La mancanza può rimanere nascosta e non essere mai dimostrata, tuttavia è stata commessa.
L’essenziale, pensano alcuni, è restare impuniti. Ma questo durerà poco! Verrà il giorno in cui “Dio farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò che è occulto, sia bene, sia male” (Ecclesiaste 12:16). Egli “ha fissato un giorno nel quale giudicherà il mondo con giustizia” (Atti 17:31).
Questo è futuro, ma averrà certamente, e il giudizio di Dio sarà giusto. Per questo è di estrema urgenza mettersi in regola con Lui. Egli ha promesso di perdonare e di dimenticare i peccati di quelli che si pentono e che credono in Gesù Cristo, il Figlio Suo. Egli ha pagato il prezzo di questo perdono sacrificando la propria vita per tutti noi colpevoli.
Non tardare a riconscerti colpevole e ad accettare la grazie che Dio ti offre!