Coltivare per raccogliere

Chi coltiva la sua terra si sazierà di pane, ma chi va dietro le frivolezze è privo di senno. (Proverbi 12:11)

Un agricoltore laborioso è ben ricompensato della sua fatica. Se vuole trarre profitto dalle coltivazioni, deve organizzare il suo tempo e affaticarsi, tanto il mattino presto quanto nelle ore più calde della giornata. I suoi magazzini saranno così ben forniti e avrà di che saziarsi.

Non si può dire altrettanto del pigro che rimanda sempre all’indomani i suoi impegni, che vuole sempre riposare; così cadrà inevitabilmente nella povertà.

Se ciò accade in campo materiale, si può dire altrettanto in campo spirituale. La Parola di Dio può essere paragonata a un terreno che vale la pena “coltivare”; non dobbiamo tralasciare la sua lettura giornaliera, la sua meditazione.

Anche noi saremo ben ricompensati per ogni ora che avremo passato occupandoci della Parola di Dio.

Se coltiviamo bene questo “terreno”, impareremo delle belle lezioni, troveremo dei suggerimenti, e ciò contribuirà a renderci più saldi spiritualmente e a darci saggezza.

Ma se trascuriamo l’impegno di leggere la Bibbia, il nostro cuore si raffredderà, ci allontaneremo da Dio e per noi sopraggiungerà la povertà spirituale.

Osservando ciò, riflettei attentamente; da quel che vidi ne ricavai una lezione: dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le braccia per riposare; così la tua povertà verrà come un ladro e la tua indigenza come un uomo armato. (Proverbi 24:32-34)

Prendiamo esempio dall’agricoltore laborioso e non da quello pigro, non stanchiamoci di meditare giornalmente la Parola di Dio, e sarà incalcolabile la benedizione che ne riceveremo.

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