Essere Testimoni

Per essere un “testimone “del Vangelo non c’è bisogno di essere un “evangelista”. Il Signore non dice “vorrei” che mi foste testimoni, ma invece:

Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra». (Atti 1:8)

Non è necessario compiere miracoli per farlo. Certamente quando il Signore lo ritiene necessario può decidere di dare dei doni eccezionali a qualcuno dei Suoi testimoni, come fece con i primi predicatori per accreditare il Vangelo sia presso i Giudei che presso i Gentili, per dimostrare loro che quel messaggio proveniva veramente da Dio.

Ma è la Parola di Dio che, sotto l’azione dello Spirito Santo, lavora le coscienze e trasforma le vite; lo Spirito di Dio “convince di peccato”.

E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. (Giovanni 16:8)

E’ la Parola che produce, in chi l’accoglie, una nuova nascita.

Gesù gli rispose e disse: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio». Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?». Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: “Dovete nascere di nuovo”. Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va; così è per chiunque è nato dallo Spirito». Nicodemo, rispondendo, gli disse: «Come possono accadere queste cose?». Gesù rispose e gli disse: «Tu sei il dottore d’Israele e non sai queste cose? In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo visto, ma voi non accettate la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose terrene e non credete, come crederete se vi parlo di cose celesti? (Giovanni 3:3-12)

Avendo purificato le anime vostre con l’ubbidienza alla verità mediante lo Spirito, per avere un amore fraterno senza alcuna simulazione, amatevi intensamente gli uni gli altri di puro cuore, perché siete stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio vivente e che dura in eterno. (1 Pietro 1:22-23)

Un testimone è chiamato a dire con sincerità ciò che ha visto, sentito o sperimentato. Così, all’inizio del cristianesimo “quelli che erano stati dispersi dalla persecuzione avvenuta a motivo di Stefano”, dei semplici credenti, andarono qua e là annunciando la Parola, prima ai Giudei e in seguito ai Greci.

Or coloro che erano stati dispersi a motivo della persecuzione iniziata con Stefano, arrivarono fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiochia, annunziando la parola a nessun altro, se non ai soli Giudei. Or alcuni di loro originari di Cipro e di Cirene, arrivati ad Antiochia, iniziarono a parlare ai Greci, annunziando il Signore Gesù. E la mano del Signore era con loro; e un gran numero credette e si convertì al Signore. (Atti 11:19-21)

Non ci è dato alcun nome di quei testimoni, avevano dovuto fuggire per la persecuzione, ma in tutti i luoghi dove si erano dispersi avevano annunciato con zelo il Signore Gesù e l’esperienza che avevano fatto con Lui.

Ancora oggi, tutti i credenti sono chiamati ad essere dei testimoni. Siamo pronti e disponibili per le occasioni che si presenteranno? Vi sono certamente anche degli “evangelisti”, ai quali il Signore dà delle capacità particolari nel compito di predicare il Vangelo della grazia di Dio, e che abbiamo il dovere di sostenere con le nostre preghiere e i nostri doni.

Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo, finché giungiamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo, affinché non siamo più bambini, sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell’errore, ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. (Efesini 4:11-15)

E non dimenticate la beneficenza e di far parte dei vostri beni agli altri, perché Dio si compiace di tali sacrifici. (Ebrei 13:16)

A tutti noi che abbiamo creduto è dato il privilegio e il compito di raccontare agli altri, in vista della loro salvezza eterna, cos’ha fatto Gesù per noi e quanta gioia c’è ora nei nostri cuori.

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