Gesù risuscitato

Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi, che siete custoditi dalla potenza di Dio mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi. (1 Pietro 1:3-5)

Gesù è risuscitato! Ecco la grande testimonianza che hanno dato i Suoi discepoli. Quando Gesù è morto, alcuni di loro erano presso la croce, altri erano fuggiti. Ma tutti erano scoraggiati e tristi di fronte al fatto che il loro Maestro e Signore, e vero amico, era stato condannato a morte con un processo iniquo. Eppure qualche settimana dopo, pieni di coraggio e di gioia quegli stessi discepoli hanno proclamato ovunque, a volte mettendo a rischio la propria vita, che Gesù è risuscitato!

Quei testimoni della risurrezione di Gesù non erano vittime di un’illusione e ancor meno potevano essere sospettati di mentire. Il carattere morale degli apostoli, la loro convinzione, le angherie e le persecuzioni che si attiravano con la predicazione del Messia morto e risorto, allontanano definitivamente tutte le supposizioni di questo genere. I testimoni erano degni di fiducia e la testimonianza che hanno reso alla risurrezione di Gesù, oggetto principale della loro fede e della loro predicazione, sono chiari, espliciti e unanimi.

Il punto di partenza e il fondamentale della speranza cristiana non è dunque una filosofia, ma una fede stabile e convinta che attesta e rende testimonianza all’amore, alla grazia e a tutta la potenza di Dio. Chi crede ha delle certezze quanto al suo futuro col Signore perché il suo futuro è già cominciato quando ha creduto in Lui, il suo Salvatore.

Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti. (1 Corinzi 15:20)

Secondo un sondaggio di qualche anno fa, circa il 60% di quelli che dicono di essere cristiani credono nella risurrezione di Cristo e soltanto il 10-15% crede alla risurrezione dei morti.

Eppure la risurrezione di Gesù Cristo è, insieme alla Sua morte, l’avvenimento più importante della storia. Senza di essa non ci sarebbe nessuna speranza per l’uomo, nessuna vittoria possibile sul male e nemmeno sulla morte. Essa è la pietra angolare su cui poggia tutto l’edificio della dottrina cristiana. Tutto sussiste con la risurrezione, tutto crolla senza di essa; Gesù non sarebbe più Salvatore, perché Egli stesso avrebbe bisogno di un liberatore; non avrebbe vinto né il peccato né la morte, e noi non avremmo alcuna garanzia della Sua vittoria.

Gesù è uscito dal sepolcro perché la morte non poteva trattenerlo. Questo fatto dimostra che Egli è veramente il Figlio di Dio e preannuncia la risurrezione futura di tutti gli esseri umani.

Paolo, servo di Gesù Cristo, chiamato ad essere apostolo, appartato per l’evangelo di Dio, come egli aveva già promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sante Scritture, riguardo a suo Figlio, nato dal seme di Davide secondo la carne, dichiarato Figlio di Dio in potenza, secondo lo Spirito di santità mediante la resurrezione dai morti: Gesù Cristo nostro Signore, per mezzo del quale noi abbiamo ricevuto grazia e apostolato, per l’ubbidienza di fede fra tutte le genti per amore del suo nome, fra le quali anche voi siete stati chiamati da Gesù Cristo; a voi tutti che siete in Roma, amati da Dio, chiamati santi: grazia e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo. (Romani 1:1-7)

Per quanto riguarda i credenti Gesù ha detto: “Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivrà” (Giovanni 11:25); anche chi non crede risusciterà, ma per essere giudicato da Dio e condannato per l’eternità.

In verità, in verità vi dico: L’ora viene, anzi è venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e coloro che l’avranno udita vivranno. Poiché, come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; e gli ha anche dato l’autorità di giudicare, perché è il Figlio dell’uomo. Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene, in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno; quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita, e quelli che hanno fatto il male in risurrezione di condanna. (Giovanni 5:25-29)

La risurrezione del Signore è il fondamento del cristianesimo e, come abbiamo detto, implica la nostra risurrezione, che sta alla base della nostra speranza di credenti. Presto questa speranza diventerà realtà quando Gesù verrà di persona per fa uscire dalla tomba i fedeli di ogni tempo.

Infatti, se crediamo che Gesù è morto ed è risuscitato, crediamo pure che Dio condurrà con lui, per mezzo di Gesù, quelli che si sono addormentati. Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati, perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore. (1 Tessalonicesi 4:14-17)

La vita dei primi cristiani era già rivolta verso l’attesa del rapimento della chiesa, e a maggior ragione dovrebbe essere così per i cristiani di oggi.

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