Giustizia e pace sono di questo mondo?

La benignità e la verità si sono incontrate; la giustizia e la pace si sono baciate. (Salmi 85:10)

Fin dalla più tenera infanzia l’uomo si dimostra già molto sensibile all’ingiustizia, soprattutto se si considera lui stesso leso. Il suo egoismo innato lo porta ad essere attaccato ai suoi propri diritti che tenta di far valere, piuttosto che preoccupato dei suoi doveri e di quello che è dovuto al suo prossimo.

Questa disposizione, frequente radice di gelosia, amarezza o di limitazione può portare ad ogni sorta di conflitti: familiari, sociali o nazionali. In questo mondo turbato dall’ingiustizia, possiamo sperare che un giorno trionferà la giustizia e con essa la pace universale?

Speranza spesso accarezzata e sempre delusa. La giustizia resa dall’uomo, poi esercitata con mezzi umani, porta germi di rivolta e di contestazione. Infatti, quale essere umano è abbastanza saggio, imparziale e chiaroveggente per dare un giudizio che tenga conto in modo equo di tutti gli interessi in gioco?

Questa speranza di un mondo di giustizia e pace universale si realizzerà un giorno sotto il governo del Principe della Pace. Gesù solo può far regnare la giustizia e stabilire la pace sulla terra. Ne ha il potere, poiché è Dio: ne ha acquistato il diritto con la sua opera perfetta.

Già ora, quelli che hanno trovato in Lui un Salvatore sono felici di riconoscerlo come loro Signore e di sottomettersi alla Sua autorità. Egli li guida in sentieri di giustizia e riempie il loro cuore della Sua Pace.

Perciò anch’io, avendo udito della vostra fede nel Signore Gesù e del vostro amore verso tutti i santi, non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui, e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi, e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza, che egli ha messo in atto in Cristo, risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti, al di sopra di ogni principato, potestà, potenza, signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questa età, ma anche in quella futura, ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa, che è il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti. (Efesini 1:15-23)

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