Io mi alzerò e andrò da mio padre, e gli dirò: ‘Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servi'”. (Luca 15:18-19)
La parabola del figlio prodigo illustra nel dettaglio come nella vita si può scendere tanto in basso da perdere beni e dignità a causa di una serie di scelte sbagliate. Illustra anche che non tutto è perduto, che anche in seguito a drastici fallimenti, non bisogna mai pensare che tutto sia finito, ma c’è sempre la possibilità di risalire e di sperimentare un nuovo inizio.
Se una serie di decisioni e scelte sbagliate portarono il giovane della parabola ad allontanarsi dalla casa del padre e a perdere ogni cosa, fu una presa di coscienza con conseguente scelta giusta, l’inizio della risalita per la sua vita.
In mezzo al fango in cui si trovò tornò in sé e prese in cuor suo la decisione di alzarsi, andare da suo padre e chiedergli perdono. Non rimase soltanto un buon proposito senza un’azione, ma alla decisione seguì l’azione: si alzò e si avviò verso casa di suo padre che lo stava aspettando a braccia aperte, pronto ad accoglierlo e perdonarlo.
Forse a causa di scelte sbagliate ti senti vuoto, triste e rammaricato. Sappi che per te non è finita! Oggi può essere un giorno speciale: il giorno della risalita. Vai a Dio con tutto il cuore, chiedi perdono, Egli ti accoglierà e ti darà nuova dignità.



