Il primo comandamento

Allora DIO pronunziò tutte queste parole, dicendo: «Io sono l’Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avrai altri dèi davanti a me.(Esodo 20:1-3)

Gesù non ha bisogno di sacrifici, fioretti e ritualità simili. Egli non vuole queste cose! Il vero e grande sacrificio lo ha fatto Lui sulla croce donandoci il Suo prezioso sangue, affinché tutti noi potessimo ottenere salvezza ed avere la certezza della vita eterna.

Gesù è l’unica via che conduce al cielo. Egli è sempre accanto a noi e ci chiede obbedienza ai Suoi comandamenti, senza ipocrisia.

Il primo comandamento dice: “Io sono il Signore Dio tuo …, non avere altri dei nel mio cospetto” e i versetti che lo seguono continuano così: “Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l’Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.” (Esodo 20:4-6)

Questa parte del versetto che generalmente viene omessa, e non è ricordata da nessuno, è parte integrante dei dieci comandamenti: li hai mai letti dalla Bibbia?

La Parola del Signore non può essere usata a nostro piacimento né interpretata nel modo in cui ci fa più comodo. Le Sue parole sono chiare e inequivocabili. Il Signore non sbaglia, non ci confonde, non usa sensi ambigui.

Facciamo appello alla nostra intelligenza, che cosa comprendiamo di questo verso? Che molto probabilmente l’idolatria non è rappresentata solo da sculture ed immagini, ma da tutto ciò che toglie il primo posto nel tuo cuore al Signore. Può essere rappresentata dalla carriera, dal denaro, da un oggetto, un’abitazione, una persona.

Il Signore non ci chiede di essere poveri o negligenti, ma semplicemente che Gli concediamo il primo posto nella nostra vita. Egli, d’altronde ci ha concesso tale posizione nel Suo cuore. Ci ha amato a tal punto da donarci il Suo Unigenito Figlio. Ci ha considerati al disopra di tutto, pur non avendo noi alcun merito.

Continua a considerarci tali, occupandosi di noi ogni giorno, con premura e infinito amore. Egli sopperisce ai nostri bisogni e ci dona abbondantemente ciò che ci serve. Amiamo il Signore Iddio nostro con tutta la mente, con tutta l’anima e con tutto il nostro cuore ed Egli largirà le Sue benedizioni nella nostra vita.

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