Facciamo una passeggiata notturna in una notte senza nuvole, sotto un cielo stellato e alziamo gli occhi: il nostro grande Creatore ha disseminato la volta celeste con una moltitudine di stelle che fanno parte dei suoi luminari. Nella notte morale di questo mondo, Dio ha anche posto i credenti, uno qui, l’altro là, per brillare in mezzo ad una generazione corrotta.
Una stella è un oggetto celeste, ed è ben questo il carattere dei credenti del tempo attuale; essi fanno parte del popolo celeste di Dio. A questo titolo, essi invitano gli uomini a guardare in alto per ricordarsi che esiste un Dio saggio, potente, infinito come gli spazi dell’universo, un Dio da cui dipende il loro alito di vitale e a cui un giorno dovranno rendere conto del loro operato in questo mondo.
Ci sono anche dei corpi celesti e dei corpi terrestri; ma altro è lo splendore dei celesti, e altro quello dei terrestri. Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna, e altro lo splendore delle stelle; perché un astro è differente dall’altro in splendore. Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale. Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l’ultimo Adamo è spirito vivificante. Però, ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale, poi viene ciò che è spirituale. Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo. Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. (1 Corinzi 15:40-48)
La stella è una guida, durante la notte, per il viaggiatore perduto: gli serve da bussola. Pensiamo alla stella che condusse i magi presso Gesù. Che possiamo essere, per i “perduti” in questo mondo, come dei punti di riferimento che mostreranno loro la buona direzione, quella che li condurrà al Salvatore!
In base alla posizione che occupa nel cielo, la stella serve anche da orologio e da calendario. Essa mostra a quale punto dell’anno ci troviamo e l’ora della notte a cui siamo pervenuti. Abbiamo la responsabilità di ricordare agli uomini del nostro tempo che in senso spirituale, “la notte è molto avanzata” e che “il giorno del Signore” si è avvicinato.
La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. (Romani 13:12)