La Bibbia dei due fratelli

E lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ode dica: «Vieni». E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita. (Apocalisse 22:17)

Un missionario cristiano di passaggio nel piccolo paese di Shimmabuko nell’isola di Okinawa (Giappone) aveva dato una Bibbia ad un certo Shosei e a sua fratello Majan. I due si immersero della lettura.

“Guarda, disse una mattina Shosei a suo fratello, questo libro è sorprendete. C’è scritto che dobbiamo amarci e servirci reciprocamente”.

Proprio in quel momento passava di lì uno zoppo.

“Invitiamolo a casa nostra – dissero fra loro. – Sarà un modo di aiutare gli altri come insegna il Libro”.

L’infermo fu molto sorpreso di essere invitato e domandò loro il motivo.

“E’ per quello che abbiamo letto in questo libro – spiegò Shosei. – C’è scritto che esiste un Dio di amore che è per noi come un padre. Egli desidera che facciamo il bene. Ha mandato suo Figlio, Gesù Cristo, per salvarci dai nostri peccati. Non vorresti saperne di più?”.

Da quel giorno, quell’uomo zoppo insieme con altri venne a sedersi all’entrata della capanna dove abitavano Shosei e suo fratello. Essi ascoltavano la lettura della Bibbia. Un numero sempre crescente di persone capiva il suo messaggio, e furono molti quelli che decisero di seguire Gesù.

Questo è il mio conforto nell’afflizione, che la tua parola mi ha vivificato. (Salmo 119:50)

Da quando le vecchie abitudini avevano fatto posto a un modo di vivere conforme all’Evangelo, che cambiamento in quel paese! Non c’erano più dispute, i più bisognosi erano soccorsi dagli altri, la serenità e la gioia si leggevano nel volto di tutti.

Durante la seconda guerra mondiale, le truppe americane sbarcarono come un ciclone sull’isola di Okinawa. Il paese si trovava proprio sulla loro strada. Shosei e suo fratello si fecero avanti e uscirono allo scoperto, bene in vista. I due fratelli sorridevano e si inchinavano davanti ai soldati. Un interprete corse verso di loro, poi ritornò dai commilitoni perplesso: “Ci danno il benvenuto perché sono cristiani!”

Tutto ciò era molto strano. I soldati seguirono i due fratelli, sempre più stupiti man mano che attraversavano il paese. Le strade e le case erano pulite, contrariamente a ciò che si vede altrove. Gli abitanti sembravano felici e pacifici.

Come mai quest’atmosfera così diversa?

“Spiegateci”, chiese uno degli ufficiali. Allora, Majan raccontò della Bibbia che il missionario aveva lasciato loro. Raccontò come gli abitanti l’avevano letta e, attraverso le sue pagine, avevano incontrato Cristo; ora desideravano mettere in pratica il suo insegnamento.

Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l’osservano». (Luca 11:28)

Gli ufficiali non aprirono bocca, non sapevano cosa dire. Prima che lasciassero il villaggio, Shosei mostrò loro la vecchia Bibbia che aveva prodotto un cambiamento così profondo nella loro vita.

Gli americani ritornarono al loro campo.

“Forse non utilizziamo le armi giuste per cambiare il mondo”,concluse un robusto sergente.

Infatti anche se camminiamo nella carne, non guerreggiamo secondo la carne, perché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze, affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all’ubbidienza di Cristo, e siamo pronti a punire qualsiasi disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sarà perfetta. (2 Corinzi 10:3-6)

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