La grazia, dono di Dio

Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo. (Efesini 2:8-10)

Di questo passo biblico, così ricco, vorremo far notare tre espressioni: per grazia, salvati, mediante la fede.

La prima, “per grazia”, dimostra che gli esseri umani, mediante i loro sforzi, non riescono ad entrare in una relazione vivente con Dio. La conclusione dello stesso passo lo conferma: non si può essere salvati sulla base delle opere compiute. “Per grazia” significa che essere salvati dal nostro stato di perdizione è un favore. Entrare in relazione con Lui è una possibilità che Dio ci offre, gratuitamente.

Privato di questo legame vitale con Dio, l’uomo è spiritualmente morto nei propri peccati (Efesini 2:1), perduto, senza risorse. Perciò ha bisogno di un Salvatore. E Dio lo ha dato: ha mandato il Figlio Suo Gesù Cristo per liberarci dai nostri peccati. Tutti quelli che accettano questa liberazione come una grazia di Dio sono salvati fin da ora.

Qualcuno potrebbe pensare: Se Gesù Cristo ha pagato per noi peccatori, tutti gli uomini alla fine saranno salvati. Questo pensiero, purtroppo molto diffuso, è gravemente errato.

Fai attenzione alla terza espressione: “mediante la fede”. Solo quelli che accettano personalmente questa offerta di grazia sono salvati, quelli che credono alla promesse del Vangelo, e danno fiducia a Dio e alle Sue dichiarazioni.

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