La sorgente della fede

Gesù le disse: «Lascia che prima siano saziati i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini». «Sì, Signore», ella rispose, «ma i cagnolini, sotto la tavola, mangiano le briciole dei figli». (Marco 7:27-28)

La particolarità di questo miracolo risiede nel fatto che ebbe luogo in territorio pagano, quasi ad anticipare la diffusione della fede in Gesù tra i gentili e a conferma altresì del carattere universale del Vangelo.

La donna viene qualificata in base alla sua religione: “era pagana”, ma scossa probabilmente dalle parole di Gesù udite in chissà quale occasione, comprese che la sua figliuola era posseduta dai demoni e che soltanto Lui poteva liberarla.

Oggi, molti non credono più ai demoni e al tormento che essi possono infliggere nelle persone, ma anche se non vi credono, la realtà non cambia. La Parola di Dio è Spirito e Vita e quando viene predicata, sprigiona una potenza, un’autorità che, se accettata, agisce nella medesima maniera di quando operava Gesù.

Questa donna, a causa della sua nazionalità, fu toccata nel proprio orgoglio dalla prima risposta di Gesù, ma intuì che l’amor proprio o l’orgoglio non aiutano mai la vere fede … L’orgoglio sarà sempre nostro nemico.

Qualunque sia il peso che siamo costretti a portare, se la lettura di questo breve scritto ha generato in noi fede, ricorriamo a Gesù. Basta una sola briciola della Sua virtù e verremo liberati immediatamente.

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