Fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati. Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore. Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole. (1 Tessalonicesi 4:13-18)
Nel cimitero di un paesino francese, su una tomba si può leggere: “Alla nostra diletta figlia. Deceduta all’età di 33 anni. E’ in paradiso. Ci aspetta”.
Questa scritta esprime la certezza dei genitori di andare in cielo e di ritrovarvi la figlia, anch’ella credente.
La Bibbia parla della morte dei credenti dicendo che “si sono addormentati in Gesù”, e che il Signore presto verrà a risuscitarli. Egli prenderà con sé tutti quelli che gli appartengono, ossia coloro che sono stati salvati per mezzo della fede nella sua opera alla croce.
Paolo rassicura coloro che hanno perso una persona cara dicendo che i morti in Cristo saranno riuscitati alla sua venuta. Con tutti i credenti ancora viventi sulla terra, partiranno per incontrare il Signore nel l’aria, e lo faranno con un corpo glorioso.
Questa certezza è di grande consolazione per quelli che vedono morire un loro caro che aveva messo la sua fiducia in Gesù.
Appoggiamoci quindi sulle promesse del Signore e preghiamo per i nostri figli, i nostri vicini, per gli amici …, in modo che nessuno manchi al momento del grande appuntamento.



