Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso. (Luca 1:8-9)
Nel tempio si trovava l’altare del profumo. Su di esso i sacerdoti facevano ardere profumi come offerta a Dio. Nel frattempo il popolo pregava. Le preghiere si univano a quei profumi formando un tutt’uno e salivano verso Dio. “L’ora del profumo” costituiva un appuntamento tra il popolo e Dio, un tempo di comunione e preghiera.
Non desti meraviglia il fatto che proprio “nell’ora del profumo” Dio abbia risposto alla preghiera di Zaccaria, in modo glorioso dimostrando che il suo orecchio era teso all’ascolto di ogni richiesta e che ogni espressione di lode era giuta a Lui e gli era gradita. Dio è ancora desideroso di ascoltare le nostre preghiere. Egli le gradisce e le accoglie.
Ogni espressione del nostro cuore sale a Lui come un profumo e trova risposta. Sia il nostro cuore come un altare sul quale ardere intense espressioni di lode e vedremo la Sua gloria scendere nelle nostre vite.