Non una religione, ma una relazione

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16)

“Ero un bambino che non dava problemi; andavo in chiesa alla domenica senza fare storie. Ma crescendo ho preso coscienza del fatto che non potevo accontentarmi di una “fede” di forma, senza realtà.

DSCF1518Un giorno decisi di andare ad una conferenza sulla Bibbia. Lì imparai che Dio è un Dio Salvatore e che la Sua Parola è chiara sul destino dell’uomo. Prima credevo che solo dopo la morte avremmo saputo se eravamo salvati o no, in relazione alla nostra condotta.

Ma leggendo nel Vangelo di Giovanni cap. 3 v. 16, mi resi subito conto che senza Dio sarei stato perduto. Dio sia lodato! Per salvare gli uomini perduti ha mandato Suo Figlio. Ero colpito dal fatto che Gesù fosse venuto sulla terra per morire per i miei peccati, e non ho potuto fare a meno di dirgli: “Ti voglio nel mio cuore, Signore, a te affido la mia vita”.

Allora è successo qualcosa di inspiegabile, ho provato un senso di sollievo, di libertà, di pace. Questa esperienza, che ha cambiato la mia vita e il mio modo di pensare e di agire, risale a ventuno anni fa. Per me, la spiritualità non si vive aderendo ad una religione, ma in una relazione personale e fiduciosa con Dio.

E’ vero che ci sono degli alti e dei bassi nella mia vita, ma Dio mi ha sempre consolato e rialzato. Dio ama anche te, e ti aspetta! Testimonianza di Martin D.

Vi lascio pace, vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti. (Giovanni 14:27)

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