Ricordati del giorno del riposo

Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa’ tutto il tuo lavoro,  ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il SIGNORE ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato. (Esodo 20:8-11)

Nel giorno di sabato, settimo e ultimo giorno della settimana, gli Israeliti non dovevano compiere alcun lavoro. Dovevano riservare quel giorno a Dio. Molto di più di una semplice pausa delle attività, il sabato era consacrato alla lode a Dio che li aveva liberati dalla schiavitù dell’Egitto.

Ricòrdati che sei stato schiavo nel paese d’Egitto e che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e con braccio steso; perciò il SIGNORE, il tuo Dio, ti ordina di osservare il giorno del riposo. (Deuteronomio 5:15)

Era il simbolo dell’alleanza di Dio col Suo popolo, e anche un invito a entrare nel Suo riposo.

Esso è un segno perenne tra me e i figli d’Israele; poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli e la terra, e il settimo giorno cessò di lavorare e si riposò. (Esodo 31:17)

Ma molto presto, però, il vero senso del sabato è stato dimenticato. Quando Gesù venne sulla terra, i capi religiosi avevano fatto di questo comandamento un mezzo per schiavizzare il popolo. Gesù è stato contraddetto ed anche odiato perché faceva del bene in giorno di sabato.

Ed egli disse loro: «Chi è colui tra di voi che, avendo una pecora, se questa cade in giorno di sabato in una fossa, non la prenda e la tiri fuori? Certo un uomo vale molto più di una pecora! È dunque lecito far del bene in giorno di sabato». (Matteo 12:11-12)

Ma il Signore gli rispose: «Ipocriti, ciascuno di voi non scioglie, di sabato, il suo bue o il suo asino dalla mangiatoia per condurlo a bere? E questa, che è figlia di Abraamo, e che Satana aveva tenuto legata per ben diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?» (Luca 13:15-16)

Le Lettere degli apostoli, che nella Bibbia seguono gli Evangeli, insegnano che il comandamento di rispettare il Sabato non riguarda i cristiani. L’apostolo Paolo conferma che i cristiani non sono tenuti al rispetto della liturgia dei Giudei né dei loro giorni festivi, tra i quali c’è anche il sabato.

Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i peccati; avendo cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l’ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; e avendo spogliato i principati e le potestà, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce. Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati, che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo. (Colossesi 2:13-17)

I primi cristiani si radunavano per rendere culto a Dio nel giorno di domenica, primo giorno della settimana.

Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli, e prolungò il discorso fino a mezzanotte. (Atti 20:7)

Se il settimo giorno era il segno del compimento della creazione, il primo giorno è quello della risurrezione del Signore Gesù, che inaugura una nuova creazione. Solo Lui può darci il riposo al quale la nostra anima aspira.

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. (Matteo 11:28)

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