Allora il sommo sacerdote Chilchia disse a Safan, il segretario: «Ho trovato nella casa del SIGNORE il libro della legge». E Chilchia diede il libro a Safan, che lo lesse. (2 Re 22:8)
Il re Giosia fu un uomo di riforme. Edificò il suo regno, non con armi, politica e ricchezza, ma partendo dal riordino e dal riassetto della casa dell’Eterno. Da sottolineare che nella casa dell’Eterno il libro della Legge era andato perduto e poi solo per caso ritrovato.
Tante volte, nella smodata ricerca di compiacere Dio con molteplici attività e servizi corriamo il pericolo di perdere di vista l’essenziale. Il centro del cristianesimo è “la Parola di Dio”: il libro della Legge. Se dunque, nello svolgimento di riti e cerimonie, abbiamo perso di vista il libro della Legge, a nulla vale tutto ciò che facciamo ed offriamo. La Bibbia ci racconta che quando il re Giosia “ascoltò” le parole contenute nel libro “si stracciò le vesti” (2 Re 22:11).
Hai mai letto con cura la Bibbia? Se la risposta è no, ti consiglio vivamente di farlo.
Probabilmente, non straccerai le tue vesti come quel re, ma il tuo cuore. Quando la parola di Dio ti parlerà in maniera intima e personale, avvertirai uno struggente bisogno di “riformare” la tua vita al cospetto di Dio.



 
		



