Un centurione aveva un servo, molto stimato, che era infermo e stava per morire; avendo udito parlare di Gesù, gli mandò degli anziani dei Giudei per pregarlo che venisse a guarire il suo servo. Essi, presentatisi a Gesù, lo pregavano con insistenza, dicendo: «Egli merita che tu gli conceda questo; perché ama la nostra nazione ed è lui che ci ha costruito la sinagoga». Gesù s’incamminò con loro; ormai non si trovava più molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: «Signore, non darti quest’incomodo, perché io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; perciò non mi sono neppure ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. (Luca 7:2-7)
Ecco una fede di qualità! L’evangelista Luca enfatizza la posizione dignitaria di quest’uomo: persona pia che amava Israele. Gesù decise di seguire quei Giudei, mosso da compassione e per manifestare la Sua gloria. Prima di arrivare, altri servi del centurione riferirono che il male del servo amato era irreversibile. Il centurione però aveva sentito parlare di Gesù e gli riconobbe l’autorità sopra quella malattia.
Una fede logica, potremmo dire, fondata su elementi certi. Quest’uomo conosceva bene il valore di chi ha potestà su altre persone. Era capo di cento soldati romani sui quali esercitava autorità ed egli stesso era sottoposto ad altri.
Probabilmente non sei nella posizione gerarchica del centurione e ti è difficile comprendere come qualcuno potrebbe cambiare il corso della tua vita, ma anche tu puoi realizzare l’autorità assoluto della Parola di Dio, la potenza di Cristo, al quale ogni potestà del cielo, sopra la terra è sottoposta.
Se ti ritieni poco meritevole della Sua attenzione, sappi che Gesù è venuto per salvare i peccatori. Vai a Lui con fiducia e digli: “Signore, di soltanto una parola e io sarò salvato, il mio problema sarà risolto, quella difficoltà sarà superata, sarò guarito …”. Dio è l’onnipotente!
