Dei re che non potevano dormire

Quella notte il re, non potendo prender sonno, ordinò che gli si portasse il libro delle Memorie, le Cronache; e ne fu fatta la lettura in presenza del re. (Ester 6:1)

Qual era dunque la causa di quell’insonnia? Tutto pareva procedere bene, in quel momento, nel regno di Persia. Per distrarsi, il re ordinò che gli venisse portato il libro delle Memorie, le Cronache; e gli fu fatta la lettura. Il re Assuero ignorava l’infame complotto che Haman aveva tramato contro Mardocheo, ma Dio veglia sui suoi.

Si scoprì così in quei libri che Mardocheo, il Giudeo, aveva salvato la vita al re e che non lo si era mai ricompensato. Allora il re comandò che si onorasse quell’uomo e che si impiccasse Haman al patibolo che egli aveva preparato per Mardocheo.

Dio parla una volta, e anche due, ma l’uomo non ci bada; parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti, per distogliere l’uomo dal suo modo di agire e tenere lontano da lui la superbia; per salvargli l’anima dalla fossa, la vita dalla freccia mortale. (Giobbe 33:14-18)

Altro episodio. Il re Dario era inquieto: Daniele, l’alto funzionario che egli voleva stabilire su tutto il regno, era appena stato gettato nella fossa dei leoni. Triste egli rientrò nel suo palazzo.

Allora il re ritornò al suo palazzo e digiunò tutta la notte; non fece venire nessuna delle concubine e non riuscì a dormire. (Daniele 6:18)

Dio voleva parlargli ed egli ascoltò. Quando la notte accade di non dormire, stiamo bene all’ascolto. Forse Dio ci farà percepire la sua voce. Quando ha qualcosa da dirci, Egli approfitta sovente dell’inattività e del silenzio.

Quando furono scesi alla periferia della città, Samuele disse a Saul: «Di’ al servo che ci preceda». E il servo li oltrepassò. Allora Samuele disse: «Ma tu fermati, e ti farò udire la parola di Dio». (1 Samuele 9:27)

Si rivolge prima alla nostra coscienza; ci dice: Pentiti, confessa i tuoi peccati! Si rivolge allora anche al nostro cuore: Ti perdono; ho dato proprio per questo il mio Figlio Gesù Cristo per te.

Facebooktwitterlinkedintumblr

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *