Dio pienamente soddisfatto

E noi stessi abbiamo visto e testimoniato che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo. (1 Giovanni 4:14)

Ecco dunque l’opera che era davanti a Gesù Cristo quando è venuto sulla terra.

Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo, il quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti, secondo la testimonianza resa nei tempi stabiliti, di cui io sono stato costituito banditore e apostolo (dico la verità in Cristo e non mento), dottore dei gentili nella fede e nella verità. (1 Timoteo 2:5-7)

Ma la domanda che si impone è ora la seguente: La sua opera è stata riconosciuta da Dio? Dio è stato soddisfatto da questo sacrificio? Non si tratta del nostro apprezzamento circa ciò che Gesù ha fatto. Quello che conta è l’apprezzamento di Dio.

Ebbene, a questo riguardo Dio ha mostrato la sua piena soddisfazione. Dapprima, Egli ha risuscitato il suo Figlio, prova che il peccato era stato interamente espiato. Poi, Dio lo ha fatto salire al cielo sotto gli occhi dei suoi discepoli stupiti e meravigliati.

Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; e di questo noi tutti siamo testimoni. Egli dunque, essendo stato innalzato alla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre la promessa dello Spirito Santo, ha sparso quello che ora voi vedete e udite. Poiché Davide non è salito in cielo, anzi egli stesso dice: “Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi”. Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che quel Gesù che voi avete crocifisso, Dio lo ha fatto Signore e Cristo». (Atti 2:32-36)

Due angeli sono presenti in questa circostanza per annunciare:

Come essi avevano gli occhi fissi in cielo, mentre egli se ne andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono loro, e dissero: «Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che è stato portato in cielo di mezzo a voi, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo». (Atti 1:10-11)

Infine Dio gli ha dato un posto d’onore alla sua destra, cosa attestata da una ventina di passi del Nuovo Testamento. Questo posto rappresenta la risposta di Dio alla sfida che gli era stata lanciata mentre Gesù era sulla croce:

E coloro che passavano di là lo ingiuriavano scuotendo il capo, e dicendo: «Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso; se sei il Figlio di Dio, scendi giù dalla croce!». Similmente, anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe, dicevano: «Egli ha salvato gli altri e non può salvare se stesso; se è il re d’Israele, scenda ora giù dalla croce e noi crederemo in lui; egli si è confidato in Dio; lo liberi ora, se veramente lo gradisce, poiché ha detto: “Io sono il Figlio di Dio”». (Matteo 27:39-43)

Se Dio è soddisfatto dell’opera compiuta dal suo Figlio alla croce, non lo saremmo noi? Potremmo mettere in dubbio la perfezione della salvezza ch’Egli ci offre e di cui ci è data prova in un tale modo?

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