Dov’è la sua anima?

Ma l’uomo muore e perde ogni forza; il mortale spira, e dov’è egli? (Giobbe 14:10)

La morte ha bussato alla sua porta. Non se l’aspettava; era vissuto senza pensare a quella scadenza. I suoi amici sono stati sconvolti dalla sua morte. Gli piaceva fare dell’umorismo e scherzava volentieri su Dio e sui credenti; era un personaggio noto, e i mezzi di comunicazione, per alcuni giorni, hanno ricordato le sue battute spiritose.

Questo non ha impedito che, nella chiesa del suo paese, dei preti facessero l’elogio di colui che, peraltro, li aveva apprezzati così poco. Ma mentre vicino alla bara coperta di fiori e di corone si svolgeva la funzione religiosa, dov’era la sua anima?

Non abbiamo il diritto di rispondere a questa domanda, ma dalla Parola di Dio sappiamo questo:

Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui. (Giovanni 3:36)

Ognuno interroghi se stesso sul proprio stato, e lo faccia adesso.

Ma, affinché sappiate che il Figlio dell’uomo ha sulla terra autorità di perdonare i peccati, àlzati», disse allora al paralitico, «prendi il tuo letto e va’ a casa tua». (Matteo 9:6)

Dopo la morte non è più possibile nessun cambiamento.

Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi. (Luca 16:26)

E’ oggi, è adesso il giorno della salvezza.

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