Tuttavia io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo manderò. (Giovanni 16:7)
Questo versetto fa parta di un dialogo intercorso tra Gesù e i Suoi discepoli prima che Egli donasse la Sua vita per loro e per noi. Davanti alla loro tristezza, Gesù usò parole di consolazione, affinché comprendessero gli eventi ai quali avrebbero assistito senza sgomentarsi.
Colpisce la frase di Gesù: ” … è utile per voi che io me ne vada”. Queste parole mettono in luce l’unico interesse di Gesù: il beneficio che avrebbe recato a noi peccatori. Gesù non ha mai considerato ciò che sarebbe stato utile per Sé Stesso, ma ciò che era utile per noi.
Non è stato utile per Gesù lasciare la gloria del cielo, ma è stato utile per noi.
Non è stato utile per Gesù morire in croce, ma lo è stato per noi.
Non è stato utile per Gesù prendere su di Sé i nostri peccati, ma è stato utile per noi. Gesù non ha mai considerato cosa fosse utile per Lui.
Per questo il nostro cuore è stato avvinto da un amore talmente grande da conquistarlo. Per questo, oggi sulla terra e un giorno, nel cielo, con gioia e trasporto possiamo adorarlo riconoscendolo come Salvatore e Re.