L’Eterno sostiene tutti quelli che cadono e rialza tutti quelli che sono curvi. (Salmo 145:14)
Gesù si trova a Capernaum e non gli è possibile rimanervi in incognito, poiché la folla lo preme da ogni parte, è così manca lo spazio perché coloro che hanno dei veri bisogni possano avvicinarsi. Ed ecco arrivare un infermo, paralitico, incapace pertanto di avvicinarsi da solo a Gesù; quattro persone si sono accordate per portarlo fino a Lui.
Alcuni giorni dopo, egli entrò di nuovo in Capernaum e si venne a sapere che egli si trovava in casa; e subito si radunò tanta gente da non trovare più posto neppure davanti alla porta; ed egli annunziava loro la parola. Allora vennero da lui alcuni a presentargli un paralitico, portato da quattro uomini. Ma, non potendo accostarsi a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto sul punto ove era Gesù e, fatta un’apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico. (Marco 2:1-4)
Non abbiamo forse in questo modo di procedere una bella illustrazione della preghiera in comune e dell’aiuto reciproco che bisognerebbe darsi. La fede rende ingegnosi; essa rende anche audaci. Più di una persona si sarebbe scoraggiata al loro posto, ma questi quattro barellieri vogliono andare fino in fondo.
Quale bel esempio di devozione, di fiducia reciproca e di perseveranza: il passaggio attraverso la porta è impraticabile? Non sarà certo questo un ostacolo che impedirà loro di giungere alla presenza di Gesù: passeranno attraverso il tetto!
Le parole che udranno supereranno di gran lungo ciò che il malato poteva aspettarsi: 5 Come Gesù vide la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati!». (Marco 2:5)
Un buon medico non si accontenterà di calmare i dolori del suo paziente né di fargli passare la febbre. Farà una diagnosi e curerà la malattia prima dei suoi effetti. E così che fa Gesù. La causa di tutto il male che affligge l’umanità si chiama peccato, è Gesù infatti, prima di curare il male fisico, cura quello dell’anima.
Quando il paralitico si avvicina a Gesù, lo fa con la speranza di guarire fisicamente, ma riceve prima la guarigione dell’anima.
Egli adempie il desiderio di quelli che lo temono. (Salmo 145:19)



