La fine della via

Era uno scrittore molto popolare. Era arrivato a pubblicare fino a cinque romanzi in un anno; i suoi libri hanno fatto il giro del mondo. A molti piaceva quell’uomo che faceva ridere, ma pochi sapevano che lo faceva per nascondere le sue lacrime.

Hanno detto di lui: C’è in quel festaiolo un penitente che sonnecchia, un uomo che si affretta a ridere prima di piangere”.

Al suo funerale, nel paesino che l’aveva visto nascere, un amico pronunciò queste parole rassicuranti: “Abitavi in via del Paradiso, eccoti finalmente arrivato alla fine della via”.

E a questo popolo dirai: Così dice l’Eterno: Ecco, io metto davanti a voi la via della vita e la via della morte.(Geremia 21:8)

Il paradiso? E’ presto detto. Non è perché uno è apprezzato dai suoi simili che vedrà la porta del paradiso aprirsi davanti a lui! So, “alla fine della via” terrena, ogni mortale entrerà nell’eternità, ma per chi s’aprirà “la porta del paradiso?”

Per l’uomo importante, celebre o meritevole? No!

Solo per chi sarà stato purificato dai suoi peccati per mezzo del sangue di Cristo. Chi avrà avuto fede nella virtù di quel sangue non sarà mai giudicato.

Altrimenti, è ineluttabile comparire davanti al grande Giudice.

E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti a Dio, e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati in base alle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. E il mare restituì i morti che erano in esso, la morte e l’Ades restituirono i morti che erano in loro, ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda. (Apocalisse 20:12-14)

Per essere salvato, basta riconoscere che Gesù è morto per i nostri peccati e credere che Dio lo ha risuscitato dai morti.

Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano. (Ebrei 11:6)

Dio solo investiga i cuori, il cuore di ognuno e sa quello che accade in lui nell’istante in cui sta per oltrepassare la soglia dell’eternità. Non aspettare quel momento per credere in Gesù; il domani non ti appartiene e potrebbe essere troppo tardi.

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