La sindrome dello spettatore

L’Eterno, il DIO degli spiriti di ogni carne, costituisca su questa assemblea un uomo che esca davanti a loro ed entri davanti a loro, e li faccia uscire e li faccia entrare, affinché l’assemblea dell’Eterno non sia come un gregge senza pastore. (Numeri 27:16-17)

Erano tutti all’uscita di scuola quando accadde il fatto. Una ragazza picchiò brutalmente un’altra solo perché l’aveva guardata in un modo che non le piaceva. C’erano molti ragazzi là fuori, ma nessuno fece niente per aiutare la povera malcapitata, nonostante lei gridasse forte.

Uno studio della psicologia criminale dice che in questi casi è quasi impossibile che qualcuno si intrometta e ponga fine al crimine, perché tutti pensano che potrebbe farlo qualcun altro al proprio posto. Intanto camminano tutti sulla stessa scia d’indifferenza e codardia, giustificandosi con la scusa che “fanno tutti così”. Questa, in gergo, viene definita la sindrome dello spettatore.

Anche la Bibbia ci parla della stessa dinamica sociale, quando dice che andiamo fuori strada come le pecore. Ma com’è che una pecora va fuori strada? Perché guarda e segue solo il percorso di quella che gli sta davanti, pensando: “Ci sono molte altre pecore che stanno andando in questa direzione e quindi sarà quella giusta!”. Non hanno però alzato lo sguardo per vedere se alla guida c’è il pastore!

Se non alziamo lo sguardo, controllando chi stiamo seguendo, e non facciamo qualcosa per uscire dal gregge, rimarremo per sempre vittime della sindrome dello spettatore. Il fatto che ci siano centinaia di pecore davanti a noi, non significa che stiamo seguendo la strada giusta, quindi facciamo qualcosa oggi stesso! Abbandoniamo il gregge e seguiamo il buon Pastore: Gesù Cristo!

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