L’attesa di Gesù

Gesù verrà a rapire i suoi; non affiderà a nessuno questo incarico.  L’incontro non avrà luogo sulla terra, ma nell’aria, alla chiamata potente della voce dell’arcangelo ed allo squillo di partenza della tromba di Dio.

I morti che hanno creduto in Cristo risusciteranno in quel momento, e saranno rapiti insieme ai credenti in vita, ad incontrare il Signore; e lo vedranno.

Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati, perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore. (1 Tessalonicesi 4:15-17)

Non ci è indicata nessuna data, nessun termine, e questo per invitarci ad aspettare il Signore in ogni momento.

L’attesa del Signore stacca il credente dal mondo ed imprime su di lui il carattere del cielo a cui appartiene. Egli deve essere continuamente pronto a partire. Quello che fa, quello che dice, deve poter essere approvato dal Maestro quando verrà. Così questa speranza è dunque santificante.

E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com’egli è puro. (1 Giovanni 3:3)

L’attesa del Signore incita il credente ad avvertire, prima che sia troppo tardi, tutti quelli che non hanno la certezza della loro salvezza. Questo è lo scopo del messaggio: proclamare la nostra certezza che Gesù ritorna ed invitarti ad attenderlo con noi.

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