E’ ciò che diceva un pensionato di una casa di riposo. “Comprenderete certamente, ho paura di cadere nella depressione e nell’angoscia constatando di essermi sbagliato durante tutta la mia vita”.
Immaginiamo un conducente di veicolo che rifiuta di guardare i cartelli di segnalazione stradale perché teme di essersi sbagliato e che continui imperterrito a proseguire la sua strada senza sapere dove essa conduce. Che cosa pensare di un ammalato che non vuole consultare il medico, temendo di venire a sapere il nome della sua malattia che si sarebbe potuta a suo tempo facilmente curare?
E’ forse più ragionevole il comportamento di colui che, durante gli anni, avanza nella vita senza preoccuparsi se si trova nel buono o nel cattivo cammino?
Se potessi interpellare le persone che camminano per strada e porre loro la domanda: “Dove trascorrerete l’eternità?” Ne trovereste senza dubbio un piccolo numero che direbbe con certezza: “Nel Paradiso con Gesù, il mio Salvatore”. Molte risponderebbero: “Non lo so proprio , e d’altronde chi potrebbe dirmelo?”.
Dio, e Dio solo te lo dirà, per mezzo della sua Parola. Non avere paura di leggerla, anche se essa ti ispira timore. Essa ti porrà in evidenza la santità di un Dio che non può fare nessun compromesso col male. La sua giustizia inderogabile esige il castigo del peccato.
Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera. (2 Timoteo 3:16-17)
E quando sarai confuso per il sentimento della tua colpevolezza, Dio ti dirà:Ignori tu che qualcuno ha pagato per te: Gesù Cristo! Credi dunque senza ulteriore esitazione a questa fondamentale verità.
E’ la sola cosa che Dio ti chiede di fare per essere salvato!.