Nostalgia o desiderio?

Facci ritornare a te, Signore, e noi ritorneremo; rinnova i nostri giorni come in antico, poiché non ci hai rigettati per sempre, né senza limite sei sdegnato contro di noi. (Lamentazioni 5:21-22)

L’uomo, spesso, tende a ricordare il passato con nostalgia, mitizzandolo e descrivendolo migliore di quello che è stato. Altri invece provano in tutti i modi a cancellare il ricordo del passato, così da evidenziare la presunta superiorità del presente che stanno provando a imporre. Inutile dire che entrambi sono comportamenti errati.

Tutti noi, guardandoci indietro, possiamo testimoniare come Dio ci abbia aiutato e benedetti meravigliosamente. Questo è avvenuto a noi individualmente, alle nostre famiglie e alle nostre comunità, tuttavia, dobbiamo comprendere che il passato non torna più! Pieghiamo quindi le nostre ginocchia per chiedere a Dio un presente e un futuro altrettanto benedetti.

Domandare al Signore di donarci giorni come quelli del passato è sbagliato se frutto di una nostalgia fine a se stessa. Al contrario, se la preghiera è frutto del desiderio di realizzare nuove e fresche benedizioni bibliche nel presente, Dio certamente ascolterà e spanderà la sua benedizione, proprio come fatto negli anni precedenti.

Allora, sei un nostalgico o sei un credente che desidera realizzare ancora oggi i miracoli di quel Gesù che è lo stesso ieri, oggi e in eterno?

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