Quando Gesù tarda

Marta dunque disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto; ma anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo darà». (Giovanni 11:21-22)

“Se tu fossi stato qui”: queste furono le parole piene di cordoglio, e non disgiunte da un certo accento di rimprovero, che Marta usò verso Gesù, e siccome Maria fece uso delle medesime parole al suo primo incontro con Gesù (Giovanni 11:32), è chiaro che durante la malattia del loro fratello, esse spesso avevano desiderato la presenza di Cristo e ora, avvenuta la morte, ne avevano rimpianto l’assenza.

Lazzaro era stato gravamente ammalato e le sue sorelle avevano mandato a chiamare Gesù. Incomprensibilmente, Gesù si era attardato ed era giunto dopo la morte di Lazzaro. Ma Gesù non aveva ignorato l’invito delle due sorelle. Soltanto che i Suoi tempi e i Suoi progetti erano diversi da come esse si aspettavano.

Anche per noi Gesù nutre buoni progetti che a volte non coindidono con i nostri. I piani di Dio sono più elevati dei nostri e conducono a obbiettivi più eccelsi. Marta e Maria videro un intervento miracoloso superiore alla loro aspettative. Videro qualcosa di più grande di una guarigione; videro Lazzaro uscire dal sepolcro.

Se anche per noi c’è “un sepolcro” nel quale abbiamo sepolto i nostri sogni e i nostri progetti, possiamo essere certi che quel “sepolcro” si aprirà nel moment giusto e perfetto per rivelare la gloria di Dio.

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