Sotto la pietra

Quand’ero bambina e vivevo in Cina, mi era rimasto impresso nella menta questo paragone di un predicatore del Vangelo:

“Se lasciamo un pezzo di legno in un luogo oscuro, ogni tipo di brutti insetti si nasconderà sotto. Ma se lo esponiamo alla luce, gl’insetti fuggiranno, perché hanno orrore della luce. E’ così del nostro cuore. Se Gesù, la luce del mondo, non vi abita, il nostro cuore si trova nell’oscurità e nascono ogni tipo di cattivi pensieri. Ma appena riceviamo Lui e la Luce che lui porta, tutti i nostri cattivi pensieri se ne vanno.”

Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù, il Signore, e siamo vostri servi per amore di Gesù, perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è lo stesso che ha fatto brillare il suo splendore nei nostri cuori per illuminarci nella conoscenza della gloria di Dio, che rifulge sul volto di Gesù Cristo. (2 Corinzi 4:5-6)

Sin dall’infanzia, avevo paura degli insetti. Un giorno, mentre giocavo al croquet in cortile, vidi nell’erba una pietra bianca e liscia. La sollevai con il maglio. Fuggirono via un grosso lucertolone, un millepiedi e altri piccoli animaletti, che andarono a ripararsi da quest’inondazione di luce.

Allora una voce interiore mi disse: “Sei come questa pietra, liscia e bianca di fuori, ma piena di peccati al di dentro”.

Capii così quanto fosse da ipocrita pretendere di seguire le nostre tradizioni cinesi di amore, di giustizia e di virtù, ed ebbi l’intima convinzione di essere una peccatrice. Lasciai cadere il maglio e corsi nella mia camera… Mi guardai rapidamente intorno per assicurarmi che nessuno potesse vedermi, poi mi inginocchiai vicino al letto e pregai:

“Signore, perdona i miei peccati e aiutami a capire la tua Parola”. Mi alzai con il cuore che mi batteva forte e il viso gioioso. Dio aveva risposto. Avevo finalmente trovato la pace!

Testimonianza di una credente

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