Un messaggio venuto dal cielo

Volgetevi a me e siate salvate, voi tutte estremità della terra. Poiché io sono Dio e non c’è alcun altro. (Isaia 45:22)

L’universo è un libro immenso continuamente aperto davanti a noi. Ci fa intravedere la potenza eterna e la divinità del suo autore, ma non ci dice ciò che noi siamo per Dio.

Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili. (Romani 1:20)

Chi c’è lo spiegherà? Possiamo ripiegarci su noi stessi, esaminare i nostri pensieri, analizzare i nostri sentimenti, giudicare i nostri atti. Vedremo così ciò che siamo ai nostri propri occhi, ma non sapremo ciò che Dio pensa di noi. Lui solo può rivelarci simultaneamente ciò che Egli è e ciò che noi siamo. Lo fa in un libro, la Bibbia.

La Bibbia dichiara che siamo peccatori. Negarlo sarebbe follia. Mille prove lo stabiliscono e ci chiudono la bocca. Bisogna che lo riconosciamo. Dio è santo; come potremo sopportare la Sua presenza da quel momento?

Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. (Romani 6:23)

Essa ci insegna che così come siamo, ci è impossibile entrare in cielo. Ma allora, dirà qualcuno, se la bibbia non ci insegna altro che quello, lasciatecelo ignorare. No, poiché Essa contiene anche un altro messaggio. Se afferma che siamo perduti a causa del peccato; ci dice anche che possiamo essere salvati per mezzo di Gesù Cristo.

Essa ci mostra la nostra miseria morale ma, contemporaneamente, anche la grazia di Dio che è più grande della nostra miseria che ci condanna, essa ci giustifica se riconosciamo il nostro stato e crediamo in Gesù Cristo. Dio metto il dito sulla piaga orrenda del nostro peccato ma guarisce la ferita.

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