Un’opera annunciata

E, mentre ogni sacerdote è in piedi ogni giorno ministrando e offrendo spesse volte i medesimi sacrifici, che non possono mai togliere i peccati, egli invece, dopo aver offerto per sempre un unico sacrificio per i peccati, si è posto a sedere alla destra di Dio, aspettando ormai soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi. Con un’unica offerta, infatti, egli ha reso perfetti per sempre coloro che sono santificati. (Ebrei 10:11-14)

“E’ compiuto”! Pronunciando queste parole sulla croce, Gesù dichiarava compiuta un’opera annunciata fin dalla comparsa del peccato nel mondo. Il peccato chiuse agli uomini l’accesso al cielo, ma Dio, nei suoi piani eterni, desiderava una famiglia da introdurre nella sua casa.

Ma con quale mezzo degli esseri vili e peccatori come noi avrebbero potuto diventare degni di stare alla presenza di Dio, del quale gli angeli incessantemente, proclamano la santità?

Nell’anno della morte del re Uzziah, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto ed elevato, e i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno di essi aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. L’uno gridava all’altro e diceva: «Santo, santo, santo è l’Eterno degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria». (Isaia 6:1-3)

Quale opera potrebbe produrre un tale risultato? Per molti secoli quest’interrogativo rimase senza una risposta.

Allora Giobbe rispose e disse: «Sì, io so che è così, ma come può un uomo essere giusto davanti a Dio? (Giobbe 9:1-2)

Un numero incalcolabile di animali è stato offerto in sacrificio a Dio, ma nessuno ha potuto cancellar il peccato; le esigenze divine non erano mai soddisfatte.

Infine, circa 2000 anni fa, sulla croce, nei pressi di Gerusalemme, Gesù, l’Agnello di Dio, ha potuto dire: “E’ compiuto” (Giovanni 19:30). E’ l’alba di un nuovo giorno! Il cielo si apre per tutti quelli che credono in Lui.

Qualcuno potrebbe dire: Siete sicuri che Dio attribuisca un così grande valore a quel sacrificio? Sì, e ce lo ha dimostrato risuscitando Gesù dai morti ed elevandolo in gloria; proprio perché si è abbassato fino alla morte.

Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature (o cose) celesti, terrestri e sotterranee, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre. (Filippesi 2:9-11)

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