Vesti sudici e abiti magnifici

Giosuè era vestito di vesti sudicie, e stava davanti all’angelo. L’angelo disse a quelli che gli stavano davanti: «Levategli di dosso le vesti sudicie!» Poi disse a Giosuè: «Guarda, io ti ho tolto di dosso la tua iniquità e ti ho rivestito di abiti magnifici». (Zaccaria 3:3-4)

Nel meraviglioso giardino di Eden regna un profondo disagio. Dio aveva proibito ad Adamo e a Eva di mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, ma loro hanno disubbidito ed ora hanno paura di Dio e si nascondono.

Non osano più incontrare il loro Creatore; hanno perso l’innocenza e sono consapevoli della loro nudità morale davanti al Dio santo. Con foglie di fico si fanno delle cinture, nella speranza illusoria di nascondere la loro vergogna. Ma, uno dopo l’altro, sono costretti a riconoscere la propria colpa e ad ascoltare la sentenza divina.

Molti, ancora oggi, fanno come loro: cercano di nascondere il loro stato di peccato con un “abito” di moralità, di religiosità, di buone opere, ma non vogliono credere. Così quelle opere, anche se buone, sono come le “vesti sudici” di Giosuè; non servono a cancellare la colpa e a ristabilire un rapporto con Dio.

Bisogna che Dio intervenga e che si occupi Egli stesso della salvezza dell’uomo. Ha in serbo una soluzione. Per Adamo ed Eva confezionò degli abiti fatti con la pelle si animale, sacrificato per questo. Sono abiti magnifici, figura del sacrificio perfetto di Cristo che toglie i peccati ti tutti quelli che credono in lui. Solo il credente può incontrare Dio senza timore.

Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! (Giovanni 1:29)

Per ciascuno di noi si pone la domanda: come sono vestito? Ho anch’io la gioia del profeta Isaia?

Io mi rallegrerò grandemente nel SIGNORE, l’anima mia esulterà nel mio Dio; poiché egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto nel mantello della giustizia, come uno sposo che si adorna di un diadema, come una sposa che si adorna dei suoi gioielli. (Isaia 61:10)

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