Il più grande miracolo

Allo stesso modo vi dico, vi sarà gioia presso gli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede. (Luca 15:10)

E’ un miracolo quello che Dio compie per liberare i suoi due testimoni, Paolo e Sila, incatenati nella prigione della città di Filippi. Un forte terremoto scuote le fondamenta dell’edificio, le porte si aprono e le catene dei prigionieri si spezzano.

Verso la mezzanotte Paolo e Sila pregavano e cantavano inni a Dio; e i prigionieri li udivano. Improvvisamente si fece un gran terremoto, tanto che le fondamenta della prigione furono scosse: e in quell’istante tutte le porte si aprirono e le catene di tutti si sciolsero. (Atti 16:25-26)

Ma il miracolo più grande non è questa dimostrazione di potenza divina; ciò che ancor più straordinario è il fatto che un uomo perduto sia salvato.

Il carceriere, destatosi e viste le porte della prigione spalancate, trasse fuori la spada e stava per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. Ma Paolo gridò ad alta voce: «Non farti alcun male, perché noi siamo tutti qui». E, chiesto un lume, egli corse dentro, e tutto tremante si gettò ai piedi di Paolo e Sila; poi li condusse fuori e disse: «Signori, cosa devo fare per essere salvato?». Ed essi dissero: «Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato tu e la casa tua». (Atti 16:27-31)

Questo intervento coinvolte il guardiano della prigione. A spaventarlo non è più il timore di essere condannato dai magistrati per aver fallito nel suo incarico, ma è pensiero di dover incontrare Dio con i propri peccati. Così nella disperazione, chiede: “Che debbo fare per essere salvato?” La risposta di circa venti secoli fa è valida ancora oggi: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato”.

Questo miracolo Dio continua a compierlo tutti i giorno verso migliaia di persone. Anche tu sei uno di coloro che Egli vuole salvare conducendoti a Gesù, il Salvatore. Fai attenzione a non rifiutare colui che ti parla.

Guardate di non rifiutare colui che parla, perché se non scamparono quelli che rifiutarono di ascoltare colui che promulgava gli oracoli sulla terra, quanto meno scamperemo noi, se rifiutiamo di ascoltare colui che parla dal cielo, la cui voce scosse allora la terra, ma che ora ha fatto questa promessa, dicendo: «Ancora una volta io scuoterò non solo la terra, ma anche il cielo». (Ebrei 12:25-26)

Infatti come scamperai nel giorno del giudizio se disprezzi una salvezza così grande?

Se infatti la parola pronunziata per mezzo degli angeli fu ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, come scamperemo noi, se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata inizialmente annunziata dal Signore, è stata confermata a noi da coloro che l’avevano udita, mentre Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà. (Ebrei 2:2-4)

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